"A Gaza solo i morti hanno visto la fine della guerra. Per i vivi non c'è tregua che tenga alla battaglia quotidiana per la sopravvivenza. Senza più acqua, senza più gas, senza più corrente elettrica, senza più pane e latte per nutrire i propri figli. Migliaia di persone hanno perduto la casa. Dai valichi entrano aiuti umanitari col contagocce, e si ha come la sensazione che la benevolenza dei complici di chi ha ucciso sia solo momentanea. Domani il segretario generale dell'Onu Ban Ki-Moon verrà a visitare Gaza, siamo certi che John Ging, a capo dell'agenzia per i profughi palestinesi, ne avrà da raccontargliene; dopo che Israele ha bombardato due scuole delle Nazioni Unite, ha assassinato 4 suoi dipendenti, ha colpito e distrutto il centro dell'UNRWA di Gaza city, riducendo in cenere tonnellate di medicinali e beni alimentari destinati alla popolazione civile. Le macerie di Gaza continuano a vomitare morti in superficie. Ieri fra Jabalia, Tal el Hawa a Gaza City e Zaitun, paramedici della mezza luna rossa con l'aiuto di alcuni volontari dell'ISM hanno estratto dalla rovine 95 cadaveri, molti dei quali in avanzato stato di decomposizione. Camminando per le strade della città di Gaza senza più il costante terrore di un bombardamento chirugicamente mirato alla mia decapitazione, tremo ancora alla vista di cani randaci raccolti in circolo, a ciò che mi si protrebbe parare dinnanzi agli occhi essere il loro pasto."guerrilha radio
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